Lo scorso 15 Novembre tra i cubi di Ingegneria i rappresentanti di Rinnovamento è Futuro hanno tenuto un’assemblea affinché tutti gli studenti venissero a conoscenza della possibile approvazione in Senato Accademico dei trasferimenti di 11 docenti dal Diatic (Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica) verso altri dipartimenti. Ciò comporterebbe un’eventuale chiusura dello stesso, non avendo più il numero minimo legale di docenti afferenti. Gli studenti di reputano ormai stanchi – dicono i rappresentanti – di subire tutte le conseguenze che nascono esclusivamente da politiche di interesse personale dei docenti e di chi guida il nostro Ateneo. “Ci troveremo catapultati nell’oblio più profondo” parole pungenti ed efficaci nate dalle preoccupazioni dei rappresentanti dato che non è presente da Statuto nessun atto amministrativo che richiami il regolamento della presumibile transizione dei corsi di laurea in altri dipartimenti, lasciando così una pesante e marcata incognita sulla riorganizzazione dell’assetto didattico e programmatico. Dall’assemblea, a seguito di innumerevoli discussioni, ne è emerso un esito positivo: l’obiettivo comune a tutti gli studenti è la non chiusura del Diatic. Per la prima volta siamo riusciti a tenere compatta tutta la rappresentanza studentesca nell’organo politico del Campus, infatti solo 2 giorni più tardi in Senato Accademico si è arrivati ad una soluzione congiunta: al posto di votare per il trasferimento dei docenti con conseguente disattivazione del Dipartimento, si è deciso di istituire una commissione ad hoc che avrà il compito di trovare le giuste soluzioni per far conciliare gli interessi dei singoli docenti con quelli più generali del Dipartimento rimandando così le discussioni alla fine di Dicembre. Il messaggio evidenziato dai rappresentanti e che ci si auspica essere stato colto è che “se noi studenti lavoriamo in maniera sinergica e compatta nessuno mai potrà calpestare i nostri Diritti”.

 

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