Coronavirus, la Pasqua di chi resta nel campus: colomba e menù speciale take away dalla mensa 
Sono circa 400 gli studenti che in questo periodo vivono negli alloggi dell’ateneo, supportati e seguiti dal Centro residenziale. La mensa assicura pasti da asporto e si prepara al pranzo di domenica

Lasagna vegetariana, agnello al forno con patate e, per dolce, la tradizionale colomba. È il menù speciale che la mensa Unical sta preparando per Pasqua, destinato agli studenti che anche in questo periodo continuano a vivere negli alloggi universitari.
Sono 413 in tutto (275 gli internazionali) i ragazzi che hanno scelto di non andare via e che in queste settimane restano a casa, nel campus. La Cascina, gestore del servizio mensa per l’Università della Calabria, assicura i pasti a pranzo e cena, con servizio da asporto. I ragazzi raggiungono la mensa, passano il tesserino e ritirano un menù completo. Domenica, in aggiunta, riceveranno anche una colomba pasquale.

In questo periodo di distacco obbligato dalle proprie famiglie, poi, la governance e i dipendenti del Centro residenziale si assicurano che gli studenti abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno. «Li sosteniamo nelle difficoltà che possono incontrare e monitoriamo i quartieri residenziali per garantire sicurezza e servizi. Ogni settimana riunisco, in videocall, i presidenti dei Centri Comuni e del Consiglio degli Studenti. Facciamo il punto su come sta andando, discutiamo di eventuali esigenze, chiediamo suggerimenti. È anche un modo per restare vicini ai nostri ragazzi» dice Patrizia Piro, prorettrice con delega al Centro residenziale.

La struttura garantisce tutti i servizi di pulizia, manutenzione e guardiania delle residenze, nel rispetto di tutte le misure igieniche e di contenimento del contagio previste. Il Centro di sera è costantemente illuminato, grazie al supporto dell’Ufficio tecnico. Il settore informatico assicura un monitoraggio continuo della rete internet delle residenze universitarie ed è al lavoro per risolvere criticità emerse in alcuni quartieri, così da consentire agli studenti di seguire le lezioni a distanza e di comunicare con le proprie famiglie d’origine.

«Ringrazio per la collaborazione offerta anche alcune associazioni che ci hanno supportato. I volontari di “Noi con Voi” di Mongrassano e l’ArciFisa hanno donato ad oggi, circa 350 mascherine distribuite agli studenti presenti nelle residenze dell’Unical e ai tecnici che sono in servizio per soddisfare richieste di intervento urgenti – dice Patrizia Piro – Anche il Banco Alimentare si è attivato, per rispondere a situazioni di particolare bisogno».

 

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